Sarai d’accordo con me che imparare qualcosa di nuovo necessita sempre di un po’ di tempo.
La domanda da farsi è “Ne vale la pena?”
Se devi impiegare troppo tempo per usare un nuovo strumento una volta sola, il gioco non vale la candela, ma se impieghi un mese per imparare a usare un nuovo software che poi però nei prossimi anni ti fa risparmiare ogni volta svariati giorni, il tutto ha senso! Nel nostro caso, pensi che sia esagerato impiegare qualche ora del tuo tempo per raggiungere risultati di tutt’altro livello nello studio?
«Queste tecniche funzionano solo per argomenti mnemonici, non per quelli discorsivi…»
Assolutamente falso, credimi! E ti spiego perché.
Una materia discorsiva è forse più facile da ricordare perché, al contrario di un’informazione puramente mnemonica, può essere capita. Ma è proprio in questi casi che devi considerare anche la vastità dell’argomento e riuscire a ricordare non solo tutti i concetti, ma anche tutti i collegamenti, fa tutta la differenza del mondo!
«Se questi metodi fossero così efficaci, li insegnerebbero nelle scuole…»
Hai ragione, infatti queste tecniche vengono insegnate anche nelle scuole! Nel mondo anglosassone hanno iniziato vari anni fa, partendo dalle scuole elementari per poi arrivare agli Atenei.
Ma abbiamo iniziato anche qui in Italia: ci sono varie università che per facoltà come Psicologia e Scienza della Formazione, hanno inserito nei piani di studio esami come “Tecniche di memoria e comprensione dei testi” e “Psicologia dell’apprendimento e della memoria”.
Inoltre alcune di queste tecniche sono inserite nei migliori programmi di preparazione ai Test di Ammissione Universitari.
Infine c’è anche chi sostiene che questi corsi siano delle mezze truffe, che non funzionino e che siano molto costosi.
Se è vero che di truffatori ne è pieno il mondo, è anche vero che già nel 50 a.C. il buon Cicerone nei suoi trattati, illustrava alcune di queste tecniche!
Quindi non è qualcosa inventato ieri dal solito improvvisato di turno, ma da uno dei personaggi più famosi mai esistiti. Secoli fa, quando non esisteva nemmeno la carta stampata, la cultura veniva tramandata a voce e quindi tutto ciò che aveva a che fare con la memoria e il suo potenziamento, aveva una grande importanza ed era sviluppato con attenzione.
E che dire di grandi aziende come Enel, Mediaset, Unicredit, Il Sole 24 Ore e molte altre, che da decenni riservano corsi su queste tematiche ai loro collaboratori? Un motivo ci sarà, o no?
Lo stesso Piero Angela, anni fa in alcune puntate di SuperQuark ha parlato e illustrato mnemotecniche e metodi di studio. Quindi questi metodi sono qualcosa di molto, molto serio.
Per quanto riguarda il discorso economico, direi che sinceramente ce n’è per tutte le tasche: da tonnellate di materiale gratuito sul web, a libri che costano pochi euro, fino a corsi digitali e dal vivo con offerte di svariati livelli e prezzi.